Il Ponte del Diavolo



Ponte realizzato secondo il volere della contessa Matilde di Canossa (1046-1115) , si tratta di una costruzione dall’architettura particolare e dalla complessa tecnica di realizzazione , l’aspetto attuale è dovuto ad una parziale ricostruzione ordinata dal signore di Lucca Castruccio Castracani (1281-1328) , il ponte è situato a Borgo a Mozzano e ne è diventato l’emblema nel mondo. La Sua forma a “ schiena d’asino “ unisce le due sponde del fiume serchio, grazie all’ausilio di due archi asimmetrici,la sua particolare struttura ha dato origine alla leggenda dalla quale ne deriva il nome “ Ponte del Diavolo “ . Si narra che l’architetto responsabile della sua costruzione non riuscendo a completarlo nei tempi prestabiliti, e preoccupato dalle conseguenze che ciò avrebbe comportato, scese a patti con il diavolo barattando l’anima di colui che avrebbe attraversato il ponte per primo con la fine dei lavori. Il diavolo durante la notte terminò l’opera e si mise in attesa per riscuotere il suo compenso, ma l’architetto in preda a una crisi di coscienza confesso la sua malefatta ad un prete che gli consiglio di rimediare con uno stratagemma. Il ponte fu inaugurato il giorno successivo con tutti gli onori del caso , ma con sorpresa di tutti il primo ad attraversarlo non fu un uomo ma un porco, cosicche il diavolo beffato di dovette accontentare dell’anima della bestia e ritirarsi nelle acque del Serchio.



Dal "diario personale del Conte Arduinio Di Martella Orsi"

Lucca 20/8/21
Annotazioni nuovo caso.
Stasera è passato dal bordello un tizio strano, cercava l'Inglese per un incarico.
Data la Mia indole magnanima mi son tacitamente offerto di risolver il caso per lui, data la sua approssimazione nei metodi e il suo scarso intuito, riconoscendo in Me sopraffini doti di segugio oltre le Mie proverbiali intuizioni.
Ovviamente per trovar un passatenpo migliore alla canicola di quest'agosto torrido la congrega di amici del bordello s'è aggregata, non li biasimo, dev'esser piacevole veder il mio intuito all'opera.
Punto Primo
Sembra che l'ingegner Pasotti Enrico, con studio in Fillungo 43 piano terra, persona irreprensibile, di spiccata morale cristiana e di pessimo gusto nel abbigliamento, attualmente supervisore presso le ferrovie per la realizzazione della strada ferrata a Borgo a Mozzano, sia sparito da pochi giorni.
Punto Secondo
Il 2 di codesto mese sul cantiere della ferrovia è morto un operaio accidentalmente, tal Donati Fausto.
Punto Terzo
Sorge quindi spontanea e lampante la prima conclusione il Donati risulta, pace all'anima sua, estraneo ai fatti.
Punto Quarto
Dopo attente analisi abbiamo appurato che il Pasotti non si trovava nel suo studio alle ore otto e trenta di sabato sera. Ergo la tesi secondo cui sia sparito è ancora valida.
Punto Quinto
Vista la propensione del Pasotti ad assentarsi spesso per lavoro e il suo dubbio gusto nell'abbigliamento l'indiziata primaria è ovviamente la signora Pasotti.
Punto Sesto
Risultando esser deceduta la signora Pasotti è a tutti gli effetti scagionata dall'accusa posta legittimamente al precedente punto.
Punto Settimo
Essendosi fatta ormai ora tarda e sconveniente per i fini lavori di intelletto, abbiam preferito terminar la nostra serata al caffè e darci appuntamento per l'indomani mattina, accompagnerò i miei fidati ammiratori sul cantiere per aver notizie più dettagliate.

La Biblioteca statale di Lucca


La Biblioteca statale di Lucca, che ha sede oggi nell’ex Convento di S. Maria Corteorlandini dell’ordine dei Chierici regolari della madre di Dio, ha avuto origine dalla Biblioteca dei canonici lateranensi di S.Frediano istituita nel XVII secolo dall’abate Girolamo Minutoli. Nel 1791 le venne concesso dalla Repubblica lucchese il diritto di stampa per Lucca insieme a uno stanziamento annuo per l’acquisto di libri e nel 1794 venne aperta al pubblico. Nel 1861 la Biblioteca passò al Regno d’Italia e nel 1877, anche a seguito della cospicua assegnazione dei fondi delle biblioteche ecclesiastiche lucchesi, che arricchì notevolmente le sue raccolte, si trasferì nei locali odierni. La originaria "Libreria" dell’Ordine dei Chierici regolari di circa 13.000 volumi è raccolta nello splendido Salone secentesco detto di Santa Maria nera, situato all’ultimo piano dell’edificio.

La sala Nottolini

I libri più preziosi, rari e delicati sono raccolti in una sala posta al secondo piano dell'edificio. L’accesso è ristretto ai soli autorizzati, accompagnati dal personale addetto. La porta ovviamente è chiusa a chiave. Per accedervi occorre il permesso del responsabile. La sala è molto più piccola delle sale principali, ed è preceduta da un’anticamera arredata con quadri eleganti, dove al centro è posizionato un tavolo di lettura. Nella sala non sono presenti finestre o aperture di aerazione e l’illuminazione è affidata unicamente all’impianto elettrico. Le librerie circondano il perimetro della stretta sala, al cui interno è posto solo un lungo tavolo e una scaletta.

Alfredo Di Stefano - Direttore della Biblioteca
Dottore in Lettere, il Di Stefano è Direttore della Bibblioteca Statale di Lucca da poco meno di un anno. Uomo di immensa cultura è molto preciso e meticoloso ed fin da subito imposto i suoi metodi ed ha ordinato una nuova meticolosa riorganizzazione dei manufatti. Di solito trascorre le sue giornate sbrigando gli affari nel suo studio ma se si è fortunati si può intraprendere con lui interessantissime conversazioni intellettuali.
Graziella Lippi - Bibliotecaria
Storica Bibliotecaria dal 1894 non ha mai nutrino nessun interesse per i libri, è avida di pettegolezzi invece che paiono essere le uniche cose che riescono ad interessarla più dell'immancabile uncinetto.

Morte bianca al cantiere del Ponte del Diavolo

Borgo a Mozzano, ieri l’operaio Fausto Donati di anni 21 è deceduto a seguito del forte trauma cranico subito a seguito della caduta di una pietra durante la fase di scavi per l’apertura nel ponte che permetterà il passaggio della ferrovia. I carabinieri hanno posto sotto sequestro il cantiere.

La Nazione: 2-8-1921

Furio Pericle Lorenzetti



Classe 1896. Nasce a Lucca terzogenito (e primo figlio maschio) di un maestro e di una sarta, piuttosto ancorati a un modello di vita tradizionale. In gioventù é preso appieno dalle passioni e dall'entusiasmo dati dall'avvento del nuovo secolo, il secolo delle macchine e della tecnica. In aperto contrasto con il conformista ambiente familiare, frequenta circoli in cui si riuniscono aderenti all’avanguardia, introdotto dallo zio Armando, fratello del padre dirigente delle ferrovie e intellettuale. Il contatto con la cultura d’avanguardia forma in lui un pensiero che aderisce alla corrente futurista, in cui si immedesima trovandosi molto a suo agio con le nuove modalità di espressione: parole in libertà, sberleffo, fotografia sperimentale. La sua gioventù, fino al ginnasio, si svolge a stretto contatto con gli ambienti marinettiani, immersa nel ribollire della cultura anarco-futurista.

Lo scoppio della Grande Guerra lo vede su posizioni decisamente interventiste: si arruola volontario e presta servizio sul Carso come ufficiale di complemento del Regio Esercito. Gli anni della Grande Guerra lo temprano dal punto di vista fisico come da quello psicologico, e fanno vacillare in lui le idealistiche certezze avute fino al 1915. Rapidamente, il suo entusiasmo bellico crolla man mano che avanza l’esperienza umana del conflitto, segnandolo al punto da rimettere in discussione le precedenti convinzioni. Ciononostante serve con dedizione, guadagnandosi ben due croci al merito di guerra. Con la fine delle ostilità pianifica di rimanere sotto le armi, ma nel giro di pochi mesi viene rapidamente travolto dal vortice passionale dell’impresa di Fiume: segue dunque d’Annunzio nella “diserzione in avanti”, in coerenza con l’avanguardia in cui ancora intellettualmente si colloca. E’ durante la sua permanenza a Fiume che entra in contatto con l’esoterismo, frequentando attivamente la cerchia di Guido Keller affascinato, sia pure “scientificamente”, dal mondo del paranormale a cui si richiama.

Con gli eventi del natale di sangue lascia Fiume e ritorna, dopo diversi anni, a Lucca.

Con l’inizio del biennio rosso, è definitiva la sua scelta di campo per l’ala socialista dell’avanguardia. I dilaganti fasci di combattimento lo preoccupano non poco, più per l’influenza delle classi dirigenti del nord che non per i discorsi dell’ex socialista Mussolini. Di lì all’iscriversi nel PSI, il passo è breve. Nel partito, mette subito a frutto le sue conoscenze ed abilità, diventando in breve tempo uno dei più attivi fotografi nel campo della documentazione di occupazioni, proteste operaie e lotta tra rossi e neri. Si rivela inoltre maestro per la creazione di volantini propagandistici ad effetto, utilizzando tecniche futuriste di scrittura dinamica. La sua attività nelle schiere dei “rossi” non rallenta però la sua vena artistica, che trova impiego nella frequentazione degli intellettuali rossi locali, in cui è forte ancora l’impronta culturale dell’avanguardia.

Alexander Chesterton


Alexander Chesterton nasce senza consenso in un'umida cittadina inglese verso la fine del secolo scorso. Pare che suo padre, un alto prelato anglicano, avesse preso troppo a cuore la remissione dei peccati di una povera peccatrice. Pare anche che, da buon cristiano, non avesse potuto ricorrere a contraccettivi di alcun genere e che di conseguenza il nostro Alexander avesse potuto sguazzare dentro il grembo materno. Un'altra deduzione che potremmo fare da questa situazione riguarda lo stato di salute dei chierichetti che servivano il Signore nella chiesa del nostro altissimo prelato: in questa situazione è alta la probabilità che non fossero, come dire, a disposizione della cura spirituale del sant'uomo che ebbe da sempre un'alta considerazione dei suoi piccoli servitori. Ma non è ancora il momento delle deduzioni.
La storia di Alexander invece lo vede in viaggio sin dai suoi primi vagiti. La colpa, la vergogna, il disprezzo, il peccato lo portarono in carrozza fino a un antico borgo italiano. Non potendo ancora dirigere i cavalli, Alexander, si accontentò di stare al caldo nella propria culla nel retro della diligenza che l'avrebbe portato là dove si espiano le colpe. Un'anziana signora lo stava aspettando per permettere ancora al povero padre sfortunato di poter salire sul pulpito e poter mantenere integra la propria moralità. Questa signora si chiamava Mary Ann Chesterton e ora, già da molti anni, si è portata dietro il segreto della vera storia di Alexander.

[fine prima parte]

Correva l'anno 1921

GENNAIO
1 GENNAIO - A Fiume, dopo le giornate cosiddette del "Natale di Sangue" viene firmato l'accordo con i "ribelli": i legionari devono abbandonare la città entro cinque giorni. D'Annunzio assiste all'imbarco e al ritiro delle truppe; rimasto quasi solo lascierà Fiume il 18 gennaio. Intende ritirarsi dalla scena politica; incarica un amico di cercargli una villa sul Garda.
6 GENNAIO - Trieste e Zara sono ufficialmente annesse all'Italia.
13 GENNAIO - Attentato contro Lenin a Mosca durante il 18° congresso dei Soviet: il capo comunista resta illeso.
15-21 GENNAIO - A Livorno si svolge il XVII congresso nazionale del PSI. La corrente massimalista dei comunisti puri guidata da ANTONIO GRAMSCI, UMBERTO TERRACINI e AMEDEO BORDIGA si distacca dalla corrente riformista guidata da FILIPPO TURATIi, e da quella massimalista dei comunisti unitari guidata da GIACINTO MENOTTI SERRATI. La prima abbandona il congresso e continua gli incontri in un altra sede. I Socialisti proseguono nei lavori e a fine congresso eleggono una direzione del PSI che è quasi tutta composta da massimalisti.
16 GENNAIO - Il sindaco socialista di Ferrara arrestato per l'omicidio dei quattro fascisti avvenuto il 20 dicembre.
19 GENNAIO - L'onorevole Matteotti assediato a Ferrara da una manifestazione fascista.
22 GENNAIO - Si è concluso il congresso socialista di Livorno: i secessionisti fondano il Partito Comunista d'Italia.
25 GENNAIO - Si è aperta la conferenza di Parigi: si discutono le riparazioni di guerra. - La Camera del lavoro di Bologna è incendiata dai fascisti.
26 GENNAIO - Conflitti tra socialisti e fascisti in Emilia: il governo ordina il disarmo di tutti i cittadini nelle province di Bologna, Modena, Ferrara.
27 Il generale Badoglio si dimette da capo di Stato Maggiore

FEBBRAIO
18 FEBBRAIO - L'Osservatore Romano sconfessa le direttive di don Sturzo ai popolari milanesi.
23 FEBBRAIO - Approvata alla Camera l'abolizione del prezzo politico del pane.
26 FEBBRAIO - Si riunisce fino al 3 marzo a Livorno il congresso generale della CGdL. Prevale la corrente riformista con proposte per il governo
27 FEBBRAIO - La Germania dichiara di non accettare le condizioni per le riparazioni decise dagli alleati a Londra.
28 FEBBRAIO - Una squadra fascista devasta la Camera del lavoro di Trieste.

MARZO

1 MARZO - Due giornate di scontri a Firenze tra socialisti e fascisti: 7 morti e un centinaio di feriti.
3 MARZO - Thomas Woodrow Wilson lascia la Casa Bianca: gli succede il repubblicano Warren G. Harding.
8 MARZO - Respinte alla conferenza di Londra le proposte tedesche sulle riparazioni di guerra: comunicazione delle sanzioni alla Germania.
13 MARZO - Firmata a Londra l'intesa italo-turca per l'Asia Minore.
15 MARZO - L'on. Matteotti sequestrato dai fascisti a Ferrara e abbandonato in aperta campagna.
16 MARZO - La FIAT per la forte crisi (non fabbrica più materiale bellico) annuncia il licenziamento di 1500 operai e la riduzione dell'orario di lavoro per gli altri.
17 MARZO - Davanti alle proteste delle commissioni interne contro i licenziamenti, la FIAT decide la chiusura di alcuni stabilimenti. Gli operari protesteranno fino al 6 maggio, quando poi capitoleranno.
19 MARZO - La fortezza ribelle di Kronstadt è caduta in mano ai bolscevichi comandati da Trotzki in persona.
20 MARZO - A Trieste entusiastiche accoglienze alla squadra navale italiana. - Firmata la pace tra Russia e Polonia.
22 MARZO - Un'altra fabbrica chiusa a Torino: 1500 licenziamenti alla FIAT. - Nel plebiscito in Alta Slesia il popolo sceglie la Germania.
24 MARZO - Scoppio di una bomba e orrenda strage ieri sera al Teatro Diana di Milano: il primo bilancio è di 17 morti e di oltre ottanta feriti.
25 MARZO - Prime applicazioni della Nuova Politica Economica (NEP) decisa da Lenin: chiesta dalla Russia sovietica la ripresa dei rapporti commerciali con l'America.
29 MARZO - Repressione in Germania delle sommosse comuniste.
31 MARZO - Deciso con un decreto firmato il 7 aprile, lo scioglimento della Camera: le elezioni sono indette per il 15 maggio. Giolitti giustifica la decisione richiamandosi alla necessità di tenere le elezioni nei territori annessi di recente e affermando che la Camera uscita dalle votazioni del novembre 1919 non rappresenta più la volontà del paese. Spera di ottenere dalle nuove elezioni una maggiore rappresentanza delle forze liberali democratiche a discapito del PSI e del PPL. A tal fine favorirà, attraverso i blocchi nazionali, l'alleanza tra liberali e fascisti, nello sforzo di coinvolgere questi ultimi nel sistema parlamentare (il cosiddetto "listone").
APRILE
5 APRILE - Arresti di anarchici e comunisti per la strage del Diana.
6 APRILE - La FIAT chiude tutte le officine in seguito al conflitto con gli operai sulla questione dei licenziamenti. - Mussolini visita Gabriele D'Annunzio nella villa del poeta a Gardone.
22 APRILE - Percosso a Torino il direttore di Ordine Nuovo, Antonio Gramsci, da un gruppo di fascisti.
27 APRILE - A Torino conflitti tra fascisti e socialisti: occupazione delle fabbriche e sciopero generale.
MAGGIO
1 MAGGIO - Inizia la conferenza di Londra.
10 MAGGIO - Sanguinosa domenica pre-elettorale in Italia: 15 morti.
11 MAGGIO - La Germania accetta l'ultimatum della conferenza di Londra sulle riparazioni di guerra.
13 MAGGIO - Condannato a 4 mesi di carcere l'assessore che fece togliere i crocifissi dalla scuola.
15 MAGGIO - Elezioni generali in Italia- votano 6.701.496 elettori, il 58,4% degli aventi diritto, i socialisti ottengono 1.631 435 voti e 123 deputati; i comunisti 304 719 voti e 15 deputati; ì popolari 1.347.305 voti e 108 seggi; i repubblicani 124.924 voti e 6 seggi; alle liste di slavi e di tedeschi dei territori annessi da poco vanno 88 648 voti con 9 seggi; al Partito sardo d'azione (fondato nel 1919 dai cagliaritano Emilio Lussu, con un programma di rinnovamento sociale della Sardegna in direzione autonomistica) vanno 35.488 voti con 4 seggi. Gli altri voti a liste di blocchi (listone), che eleggono in tutto 265 deputati, di cui 35 sono fascisti e 10 nazionalisti, mentre gli altri sono divisi tra liberali, democratici, agrari e socialriformisti.
16 MAGGIO - Alle prime notizie sulla giornata elettorale in Italia, scontri con morti e feriti in tutto il Paese.
19 MAGGIO - I risultati elettorali: 35 fascisti entrano alla Camera nelle file dei costituzionalisti.
25 MAGGIO - Mussolini riafferma la tendenza repubblicana del fascismo.
GIUGNO
4 GIUGNO - Il console italiano a Odessa arrestato dai bolscevichi. - L'Italia, esclusa dall'organizzazione dell'8a Olimpiade, si ritira dal Comitato Olimpico Internazionale.
6 GIUGNO - Abolite le tessere annonarie in Italia: completo ritorno al commercio libero fuorché per lo zucchero. - Rivoltellate a Torino contro l'on. De Vecchi: perquisizioni alla Camera del lavoro.
7 GIUGNO - Accordo italo-iugoslavo per Fiume: è formato un consorzio per la gestione del porto.
9 GIUGNO - Arrestati a Berlino due degli assassini di Rosa Luxemburg. - La Germania è ammessa nella Società delle Nazioni.
17 GIUGNO - Spaventosa carestia a Kiev: duemila morti per fame in un giorno.
21 GIUGNO - Nel suo primo discorso al Parlamento Benito Mussolini, eletto nella circoscrizione di Milano-Pavia e in quella di Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì nelle liste del blocco nazionale, tenta di avvicinarsi sia al PPI, rinnegando l'originario anticlericalismo, sia al PSI, ponendo le premesse per il successivo patto di pacificazione.
22 GIUGNO - Tumulti e pugilato alla Camera tra fascisti e socialisti: dimissioni del ministro del Lavoro, Labriola.
22 GIUGNO - II III congresso dell'Internazionale comunista a Mosca, che proseguirà fino al 12 luglio con la presenza delle delegazioni del PSI e del PCd'l, constata che i tempi non sono maturi per una rivoluzione mondiale e invita il PSI a espellere la corrente riformista.
26 GIUGNO - Sulla politica interna ed estera, nella discussione iniziata alla Camera il 20 giugno, il ministero Giolitti viene duramente contestato dai socialisti, dai comunisti, dai nittiani e dalle destre. I socialisti Filippo Turati e Giuseppe Emanuele Modigliani presentano una mozione contro il governo, che viene respinta con 234 voti contrari, 200 favorevoli e 6 astenuti. Giolitti chiede il voto di fiducia.
27 GIUGNO - Voto di sfiducia della Camera sulla politica estera del governo: Giolitti presenta le dimissioni al re, data la scarsa maggioranza ottenuta dal governo durante la votazione di fiducia del 26 giugno. Rifiuterà in seguito l'incarico di costituire il nuovo governo e indicherà come suoi possibili successori il presidente della Camera, Enrico De Nicola, che declinerà l'invito
LUGLIO
2 LUGLIO - L'incarico di comporre il governo affidato al socialriformista Bonomi dopo il rifiuto di De Nicola. A Milano su iniziativa di gruppi anarchici e repubblicani nascono gli Arditi del Popolo. Nell'organizzazione, aderiscono in un primo momento anche socialisti e comunisti, si configura come un gruppo armato che ha il fine di difendere le associazioni proletarie dalle violenze fasciste. Si diffonderà in breve tempo in Liguria, Emilia, Toscana, Umbria e Lazio.
2 LUGLIO - Su "Il Popolo d'Italia" Mussolini chiama le forze politiche a un patto di pacificazione. Già ci sono state alcune trattative tra i deputati fascisti Giacomo Acerbo e Giovanni Giuriati e i deputati socialisti Giuseppe Ellero e Tito Zaniboni, che hanno steso uno schema di accordo. Le trattative saranno però sospese, in quanto prima la direzione del PSI poi il consiglio nazionale fascista non le autorizzeranno.
4 LUGLIO - Varato il ministero BONOMI; risulta composto da due socialriformisti: il presidente del consiglio, che ha anche gli interni, e ALBERTO BENEDUCE al lavoro; tre popolari: GIULIO RODINO alla giustizia, GIUSEPPE MICHELI ai lavori pubblici, ANGELO MAURI all'agricoltura; tre democratici liberali (questo schieramento comprende deputati liberali di provenienza eterogenea, tra cui molti giolittiani): MARCELLO SOLERI alle finanze, GIUSEPPE DE NAVA al tesoro, GIOVANNI RANIERI alle terre liberate; tre appartenenti al gruppo della democrazia sociale (di cui fanno parte gli ex appartenenti al partito radicale, che in seguito alle lacerazioni interne cessa di esistere da quest'anno alcune liste di ex combattenti): GIUSEPPE GILARDINI alle colonie, LUIGI GASPAROTTO alla guerra, VINCENZO GIUFFRIDA alle poste e telegrafi. Partecipano poi al governo, a titolo personale, il deputato liberale di destra BARTOLO BELLOTTI all'industria, il fisico ORSO MARIO CORBINO all'istruzione, l'ingegnere EUGENIO BERGAMASCO alla marina e l'ambasciatore PIETRO TOMASI della Torretta agli esteri.
9 LUGLIO - Entra in vigore un decreto legge, emanato da Giolitti prima delle dimissioni, che rivede in senso protezionistico le tariffe doganali, rispondendo alle richieste avanzate in tal senso dagli industriali.
13-14 LUGLIO - A Treviso un migliaio di fascisti, provenienti-da molte regioni italiane, saccheggiano la sede della federazione provinciale repubblicana.
19 LUGLIO - Un'altra giornata di conflitti politici in Italia: 5 morti e una ventina di feriti nel Carrarese.
22 LUGLIO - A Sarzana (SP) 500 fascisti occupano la stazione e si preparano a entrare in città per imporre la liberazione di una decina di fascisti arrestati, ma sono attaccati dai carabinieri e dalla popolazione e lasciano sul terreno 18 morti e una trentina di feriti. Di fronte a questo episodio Mussolini, nel timore di un isolamento del fascismo, deciderà di riprendere le trattative per giungere a un patto con i socialisti. Anche il Consiglio Nazionale dei Fasci di combattimento è favorevole ad una tregua tra i partiti. L'indignazione generale crea un allarme nel Paese. Mussolini che é stato appena eletto a maggio in Parlamento, é infuriato. Ha il timore di essere subito emarginato, e lancia appelli di pacificazione ai Socialisti riformisti e ai Popolari. Saranno poi i primi ad accettare il 2 agosto un patto di collaborazione che però non manterranno, mentre i secondi - i Popolari - pur non condannando i fascisti, tentano, al loro congresso del 20 OTTOBRE, proprio con i socialisti di formare una barriera al fascismo che è ormai dilagante. Troppo tardi, il 7 novembre nasce il PNF. Il 6 dicembre poi troviamo gli stessi popolari inaspettatamente a non più condannare apertamente le intimidazioni, ma anzi a lanciare messaggi d'alleanze. Mussolini inizia a non essere più solo! E ha dalla sua parte già una parte di cattolici; penna dopo penna avrà l'intero pollo PPI; con il contorno e poi al completo quando - l'ex eretico della Lima - s'inventerà i Patti Lateranensi del '29
23 LUGLIO - Il governo Bonomi ottiene la fiducia della Camera con 302 voti favorevoli e 136 contrari (tra cui, socialisti, comunisti e fascisti).
24 LUGLIO - La Camera vota la fiducia al governo Bonomi. Alla Camera Mussolini afferma di essere favorevole a una pacificazione e il 23 luglio lascerà intravedere la possibilità di una coalizione tra fascisti, socialisti e popolari.
25 LUGLIO - 9 comunisti e un fascista uccisi in un conflitto nel Grossetano.
AGOSTO
2 AGOSTO - Il patto di pacificazione tra fascisti e socialisti viene concluso, anche grazie alla mediazione di De Nicola, che invano ha cercato di coinvolgere anche i comunisti, i repubblicani e i popolari. Firmato, tra gli altri, da Mussolini, Cesare Maria De Vecchi e Umberto Pasella per i fascisti, e da Giovanni Bacci, Elia Musatti e Oddino Morgari per i socialisti, il patto impegna le due parti a porre fine al clima di reciproca intimidazione, stabilisce inoltre che ogni deroga al patto debba essere sottoposta al giudizio di collegi arbitrali, formati in ogni provincia da due rappresentanti per parte, o del presidente della
camera.
16 AGOSTO - Il congresso regionale dei Fasci emiliani e Romagnoli a Bologna, a cui presenziano anche rappresentanti cremonesi, mantovani e del Polesine, respinge il patto di pacificazione e chiede a convocazione di un congresso nazionale.
17 AGOSTO - Bonomi invita il ministro della giustizia Rodinò a prendere misure contro l'organizzazione degli Arditi del popolo. Anche il ministro degli interni si è espresso in tal senso in una circolare ai prefetti del 13 agosto. Nei mesi successivi l'organizzazione sarà notevolmente indebolita dai molti arresti operati tra gli aderenti.
18 AGOSTO - Mussolini sui «Popolo d'Italia» annuncia le sue dimissioni dalla commissione esecutiva dei Fasci, in segno di protesta contro le decisioni prese al congresso emiliano del 16 agosto. (Rifiuto della "pacificazione"). Poco dopo, anche il vicesegretario nazionale Cesare Rossi si dimetterà. Le dimissioni segnano il culmine della crisi interna al movimento fascista, che vede da qualche tempo un contrasto tra Mussolini, favorevole a dargli una collocazione in Parlamento non escludendo alleanze con le forze della sinistra, e i capi fascisti delle zone padane, legati alla borghesia agraria, sostenitori della lotta armata e violenta da condurre contro le associazioni di sinistra fino al loro completo annientamento.
20 AGOSTO - Muore Aleksandr Blok, il poeta della rivoluzione d'ottobre.
21 AGOSTO - II Vaticano contrario all'eventualità di una collaborazione cattolico-socialista.
21 AGOSTO - Un decreto legge sospende l'attuazione della legge sulla nominatività dei titoli del 24 luglio 1920, che avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° luglio 1921. La sospensione nasce dalle pressioni dei gruppi finanziari e industriali, che si trovano in una situazione di grave crisi economica.
26-27 AGOSTO - II consiglio nazionale fascista, durante una riunione che si tiene a Firenze, respinge le dimissioni di Mussolini dalla commissione esecutiva dei Fasci. Riguardo al patto di pacificazione il consiglio non impone una linea precisa e lascia che la questione sia risolta autonomamente dai singoli Fasci.

Conte Arduinio Di Martella Orsi



Conte Arduinio Di Martella Orsi, 15 settembre 1862 Lucca.


Vedovo, giocatore cronico e gran bevitore. Uomo di vasta cultura, spreca la sua vita inseguendo i propri vizi in fanciullesca spensieratezza. Si pavoneggia tronfio del titolo nobiliare che orna il suo nome, puntualmente omettendo di specificar che il suddetto titolo è frutto soltanto del suo matrimonio e non della sua stirpe come vorrebbe far credere agli interlocutori.

Dalla morte della contessa, perita nel '18 a causa dell'influenza spagnola, l'Orsi inizia un veloce declino verso il gioco d'Azzardo, le scommesse ippiche e il suo debole per la china del suo amico farmacista Massagli, oltre ovviamente alla passione per le case di tolleranza. Vizi cui il temperamento autoritario della Contessa erano tenuti a bada, secondo i ben informati erano invece frenati dalle ristrettezze economiche proprie dell'Orsi, considerando che egli non disponeva di alcuna rendita e si sia ben visto dal lavorare durante tutta la sua vita, accontentandosi di viver appolaiato sulla dote dell'ingombrante moglie.

Grande appassionato di letteratura gialla e poliziesca, l'Orsi sopravvaluta le proprie capacità ed il suo intuito, tutt'altro che infallibile, e si improvvisa occasionalmente investigatore per puro diletto personale, tralasciamo ovviamente per bontà d'animo un giudizio sulla qualità dei risultati ottenuti dal Conte.
Arduinio è solito passare le sue giornate, se non impegnato a soddisfar i propri vizi, siano essi le carte i cavalli o le donne, nella sua casa in città immerso nelle sue letture preferite o ad improvvisarsi detective per le vie del centro storico.
Anche se, ormai è sempre più frequente vederlo entrare di soppiatto, nelle ore più solitarie, in qualche monte dei pegni della periferia, con il bavero della mantella alzato l'aria furtiva e uno strano rumore di stoviglie proveniente dalle tasche.

Indagine ISTAT Italia 1920

In 1920, la popolazione Italiana è di 39,5 milioni di abitanti.Di cui:

52% lavora in agricoltura, guadagnando circa 60 centesimi l'ora. 22% non sà ne leggere ne scrivere.Il guadagno medio annuo è di lire 2800. Un operaio guadagna circa 300 lire al mese, un impiegato 650 ed un professore 850. In media ogni italiano mangiava 22kg di carne all'anno. 4 milioni di di sigarette venivano fumate ogni giorno. L'88% delle case non avevano un bagno ma erano servite da Lavatoi condominiali ad ogni piano. Nel 1931 c'erano 150.000 radio nel 1938 saranno 1.200.000. Nel 1934 150.000 case ed uffici avranno il telefono.

Il Denaro

Nel 1920 13 lire equivalgono ad 1 $

1 Lira = 20 Soldi = 100 Centesimi

1 Soldo = 5 Centesimi

1 Ventino = 4 Soldi = 20 centesimi

Costi alimentari

Coniglio - 5/7 lire/kg; Pollo - 5/7 lire/kg, Manzo - 9/12 lire/kg; Baccalà - 2.5 lire/kg; Pane - 1.60 lire/kg,Riso - 2 lire/kg; Farina di mais - 1.70 lire/kg; Farina - 2.70 lire/kg;Cipolle - 0.80 lire/kg; Vino - 1.80 lire/l.; Zucchero - 6/7 lire/kg; Uova - 4 centesimi/cad.; caffè - 30 lire/kg; mele - 1.60 lire/kg

Costi Servizi:

Sigarette - 10 centesimi l'una; 1 pacchetto di "Nazionali": 1.70 lire; Giornali - da 20 centesimi a 50 centesimi; Restaurante - 3/5 lire.





Lucca nel Novecento

Il fenomeno dell'emigrazione caratterizza ancora il territorio lucchese nei primi decenni del Novecento, molti lucchesi che hanno fatto fortuna all’estero rientrano in patria con capitali da investire, proseguendo in Italia le importanti esperienze e attività commerciali internazionali. Crescono le infrastrutture sul territorio come la ferrovia in Garfagnana e la rete stradale. Si affermano aziende di produzione agro-alimentare, tessile, e cartaria mentre aumenta notevolmente il numero delle imprese a carattere familiare in numerosi settori segno dell’intraprendenza dei singoli cittadini. Mentre sul territorio costiero nasce l’industria turistica della Versilia che dagli anni ’30 assume rilevanza nazionale, la città si espande lungo la raggiera stradale. Intorno alle antiche mura di Lucca sorgono le eleganti case liberty della nuova classe borghese ed industriale. I Lucchesi per il relativo benessere e per cultura di antica tradizione non vivono forti contrapposizioni sociali, mantengono uno spiccato carattere conservatore e moderato mentre in Versilia all’inizio del secolo si sviluppano tutti fermenti culturali più progressisti.



Iniziati i lavori al Ponte della Maddalena

Borgo A Mozzano, "I lavori che consentiranno alla ferrovia di raggiungere Castelnuovo sono a buon punto". Così ha annunciato l'incaricato del Comune Di Lucca Fausto Bergonzi. I lavori che prevedono l'apertura di un foro sul Ponte della Maddalena sono incominciati da un paio di giorni sotto l'attenta supervisione dell'Ing. Enrico Pasotti.

Da La Nazione del 26-07-1921