Conte Arduinio Di Martella Orsi



Conte Arduinio Di Martella Orsi, 15 settembre 1862 Lucca.


Vedovo, giocatore cronico e gran bevitore. Uomo di vasta cultura, spreca la sua vita inseguendo i propri vizi in fanciullesca spensieratezza. Si pavoneggia tronfio del titolo nobiliare che orna il suo nome, puntualmente omettendo di specificar che il suddetto titolo è frutto soltanto del suo matrimonio e non della sua stirpe come vorrebbe far credere agli interlocutori.

Dalla morte della contessa, perita nel '18 a causa dell'influenza spagnola, l'Orsi inizia un veloce declino verso il gioco d'Azzardo, le scommesse ippiche e il suo debole per la china del suo amico farmacista Massagli, oltre ovviamente alla passione per le case di tolleranza. Vizi cui il temperamento autoritario della Contessa erano tenuti a bada, secondo i ben informati erano invece frenati dalle ristrettezze economiche proprie dell'Orsi, considerando che egli non disponeva di alcuna rendita e si sia ben visto dal lavorare durante tutta la sua vita, accontentandosi di viver appolaiato sulla dote dell'ingombrante moglie.

Grande appassionato di letteratura gialla e poliziesca, l'Orsi sopravvaluta le proprie capacità ed il suo intuito, tutt'altro che infallibile, e si improvvisa occasionalmente investigatore per puro diletto personale, tralasciamo ovviamente per bontà d'animo un giudizio sulla qualità dei risultati ottenuti dal Conte.
Arduinio è solito passare le sue giornate, se non impegnato a soddisfar i propri vizi, siano essi le carte i cavalli o le donne, nella sua casa in città immerso nelle sue letture preferite o ad improvvisarsi detective per le vie del centro storico.
Anche se, ormai è sempre più frequente vederlo entrare di soppiatto, nelle ore più solitarie, in qualche monte dei pegni della periferia, con il bavero della mantella alzato l'aria furtiva e uno strano rumore di stoviglie proveniente dalle tasche.

1 commento: