Dal "diario personale del Conte Arduinio Di Martella Orsi"

Lucca 22/08/1921 notte
Rettifiche sul caso Pasotti, svolta interessante e definitiva delle indagini.
Che fine hanno fatto i sani valori. Ma io dico, all'età di ventun anni, uomo fatto e maturo come si fa a non aver ancora preso moglie?? Quella buon anima del Donati ha visto bene di non sposarsi. Non ci son più i giovani di un tempo, dove andremmo a finire.
Comunque giornata dai risvolti interessanti, dopo esser stato all'anagrafe ed esser venuto a conoscenza della spiacevole ma ineluttabile verità sul Donati, ho fatto un salto al Paradiso di Boboli per salutar gli scansafatiche della combriccola e vi ho trovato solo il Lorenzetti. Dopo averlo ragguagliato sugli sviluppi del caso ci siam recati direttamente a casa del Pasotti per cercar nuove informazioni a riguardo.
Giunti al domicilio dell'ingegnere abbiam constatato che la serratura era stata brutalmente manomessa, all'interno dell'appartamento era tutto in ordine se non per quei due cialtroni del Inglese e del Martinelli, i due comari s'eran recati dal Pasotti con il nostro stesso intento. Sentendoci arrivare han visto bene di nascondersi e farci una burla grottesca tentando di spavenatci. Ovviamente ne io ne il giovine Lorenzetti siam caduti nel tranello, la pièce teatrale organizzataci si è conclusa non con un applauso a scena aperta come s'erano preventivati i due ma con una sberla inferta dal ragazzo all'Inglese.
Tornando al motivo dell'intrusione, nella dimora abbiamo trovato poco o nulla di interessante, eccezion fatta per:
Un dizionario di Latino sulla comodina, lettura alquanto insolita sia per l'ubicazione sia per la professione del padrone di casa.
Una prenotazione per un libro in lingua Inglese da ritirar in quel di Firenze, libro che doveva star molto a cuore dallo scomparso, visto che l'ordine si trovava nel secretaire nascosto della scrivania.
Ed ultima cosa, senza dubbio la più importante, nello scomparto privato oltre alla prenotazione del libro vi era una lettere autografa in cui asseriva che da più notti non dormiva e aveva sogni ricorrenti e che ora grazie a delle gocce riusciva a dormire.
Proprio su questa lettera abbiamo dibattuto in loco, ed è venuto fuori che quel geniaccio del Martinelli era riuscito a saper, dalla farmacista più prossima allo studio del Pasotti, che l'ingegnere aveva richiesto e ottenuto pochi giorni addietro delle gocce per combatter l'insonnia. Secondo il Lorenzetti, amico del popolo e dei lavoratori e nemico del giurato dell'aristocrazia, il sogno descritto e la mancanza di sonno sarebbero da attribuire alla scomparsa del fu Donati di cui il Pasotti si sarebbe sentito responsabile. Credo che sia codesta una delle poche situazioni in cui mi sento di convalidar le teorie del ragazzo.
L'unica preoccupazione a codesto punto dell'indagine è la consapevolezza che molto probabilmente ritroverem il corpo esanime del Pasotti, morto suicida mangiato dai sensi di colpa per la vita spezzata del giovine operaio. Spero di sbagliarmi ma il mio intuito non è solito tradirmi, e la lettera di dimissioni del suicida fattaci pervenire dal Inglese, scritta frettolosamente e senza la benche minima spiegazione di sorta sul suo anomalo comportamento, non fa altro che avvalorare la mia tesi.
I miei compagni han deciso di continuare le ricerche, vogliono addirittura andar a scomodar il disegnatore del Pasotti, mossa alquanto inutile presumo, non credo che il suicida abbia confidato dove si sarebbe consegnato a Caronte, altrimenti sarebbe già balzato agli onori delle cronache. Domattina addirittura c'è in programma una gita a Firenze per aver delucidazioni sul libro ordinato, inutile a codesto punto. Mi aggregherò solo per il gusto della compagnia e per non perder l'occasione di far una girata nella meraviglia del rinascimento.
Avrò anche il tempo per raccontar come stanno i fatti, la triste storia del suicidio ormai avvenuto, ai miei comari, ma solo al ritorno da Firenze in modo da non stemperar il loro entusiasmo e non rovinar la gita.
Spero solo che il Lorenzetti, che tanto per sentirsi utile s'è preso la briga di prender i biglietti ferroviari, non si comporti come il Martinelli e non faccia il taccagno relegandoci in uno squallido vagone di seconda classe.

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